 
															I vasi cinesi rappresentano uno dei simboli più affascinanti e riconoscibili dell’arte orientale, veri e propri capolavori che racchiudono secoli di storia, tecnica e cultura millenaria. Oggi, possederne uno significa custodire un frammento unico del passato, ma anche interrogarsi sul suo valore. Come vendere correttamente un vaso cinese? Dove trovare esperti affidabili? Antiquariato Parioli risponde a queste domande offrendo valutazioni accurate e acquisto immediato, mettendo la propria esperienza al servizio di chi desidera trasformare un’eredità o un ricordo in un’opportunità concreta.
Una tradizione millenaria
La storia dei vasi cinesi affonda le radici nel periodo neolitico, ma è con le grand i dinastie imperiali che questa forma d’arte raggiunge il massimo splendore. I vasi non sono solo contenitori, ma vere e proprie opere d’arte, spesso decorate con motivi simbolici, animali mitologici o paesaggi, e realizzate con tecniche raffinate che hanno richiesto generazioni di maestri artigiani.
Le principali dinastie e l’evoluzione dei vasi
Dinastia Yuan (1271-1368 d.C.)
Durante la dominazione mongola si afferma l’uso della porcellana blu e bianca, resa possibile grazie agli ossidi di cobalto importati dal Medio Oriente. Le forme erano semplici ma i decori liberi e naturali, quasi pittorici, aprirono la strada a uno stile inedito. Le fornaci di Jingdezhen diventarono il cuore della produzione, perfezionando tecniche che influenzeranno i secoli successivi. Tra le opere più note si ricorda il celebre “Vaso blu e bianco con dragone”, oggi conservato al Metropolitan Museum di New York, esempio di come già in epoca Yuan l’arte cinese avesse raggiunto un livello internazionale.
Dinastia Ming (1368-1644 d.C.)
Con la dinastia Ming la porcellana raggiunge la sua massima espressione artistica. I vasi Ming sono sinonimo di eleganza e perfezione formale, con decorazioni che spaziano dai paesaggi alle figure umane, fino a simboli potenti come draghi e fenici, portatori di buon auspicio. È in questo periodo che nascono le porcellane policrome Wucai e Doucai, amate per i colori vivaci e la precisione dei dettagli. Un esempio celebre è il “Vaso blu e bianco con motivi floreali Xuande” (XV secolo), battuto all’asta da Sotheby’s per milioni di dollari: testimonianza del valore che ancora oggi il mercato attribuisce a questi capolavori. Non a caso, chi desidera vendere o valutare un vaso Ming deve rivolgersi a esperti qualificati come Antiquariato Parioli, per distinguere un autentico pezzo d’epoca da una riproduzione.
Dinastia Qing (1644-1912 d.C.)
La dinastia Qing segna il trionfo della perfezione tecnica e della ricchezza cromatica. I vasi Qing si distinguono per la varietà di smalti e tonalità, dalla Famiglia Rosa (Fencai) alla Famiglia Verde (Lücai), fino ai monocromi raffinatissimi come il rosso sangue di bue o il blu celadon. Le decorazioni diventano più complesse e sofisticate, al punto da trasformare ogni vaso in una tela tridimensionale. Tra i capolavori più noti troviamo il “Vaso Falangcai con motivi floreali e uccelli”, realizzato per l’imperatore Kangxi, oggi custodito nella Città Proibita. Questi pezzi, rarissimi e ricercatissimi, rappresentano il vertice della collezionabilità: non a caso il loro valore può superare cifre da record nelle case d’asta internazionali.
 
															Tipologie e pregio dei vasi cinesi
Non tutti i vasi cinesi hanno lo stesso valore: forme, proporzioni e tipologie possono influenzare notevolmente il prezzo sul mercato dell’arte. Alcuni modelli, per la loro raffinatezza e rarità, sono oggi particolarmente ricercati da collezionisti e antiquari. Tra i più apprezzati troviamo:
Vasi Meiping
Dal collo stretto e dalla base ampia, erano originariamente utilizzati per contenere fiori di pruno, da cui il nome. Le decorazioni floreali o animali li rendono molto eleganti. Un celebre esempio è il Meiping blu e bianco dell’epoca Yuan, custodito al British Museum, che testimonia l’equilibrio perfetto tra forma sobria e decoro raffinato.
Vasi Gu
Slanciati e con un profilo elegante, erano spesso impiegati come vasi rituali. Simboli di nobiltà e prestigio, si distinguono per la linea affusolata che richiama antichi bronzi cerimoniali. Sul mercato antiquario i Gu autentici, specialmente della dinastia Ming, sono tra i più ambiti.
Vasi Baluster
Massicci e imponenti, si caratterizzano per le decorazioni narrative: scene mitologiche, battaglie o leggende storiche. Un baluster Qing con motivi di draghi e nuvole, battuto da Christie’s a cifre milionarie, è diventato uno dei simboli della potenza collezionistica dei vasi cinesi.
Vasi Famille
Appartenenti alla Famiglia Rosa (Fencai) o Famiglia Verde (Lücai), sono celebri per le tonalità delicate e i dettagli finissimi. Raffigurano spesso scene di corte, giardini fioriti o figure mitologiche. Pezzi di questo tipo sono molto ricercati dai collezionisti occidentali, che ne apprezzano la vivacità cromatica.
Vasi Monocromi
Amati per la purezza della forma e la raffinatezza della smaltatura, rappresentano l’essenza della sobrietà estetica cinese. Toni come il rosso sangue di bue o il celadon verde acqua sono tra i più ricercati, spesso protagonisti di collezioni private di altissimo livello.
Sapere distinguere queste tipologie è fondamentale per capire come vendere un vaso cinese e dove venderlo senza rischiare di sottostimarlo. Antiquariato Parioli, grazie all’esperienza nel settore, offre valutazioni gratuite e acquisto immediato, aiutando i proprietari a valorizzare al meglio ogni tipologia, dalle più rare alle più ricercate dai collezionisti.
Sapere come valutare un vaso cinese significa riconoscere materiali, smalti, epoca di produzione, condizione e rarità. Solo un esperto può offrire una valutazione affidabile, fondamentale per chi vuole vendere vasi cinesi a Roma o in altre città, sia tramite canali professionali che online.
 
															Consigli pratici su come vendere o valutare
Chi desidera vendere vasi cinesi deve innanzitutto rivolgersi a professionisti qualificati, come quelli di Antiquariato Parioli, che offrono valutazioni gratuite sia a domicilio che tramite invio di foto. È importante:
- Conoscere la storia del vaso e la dinastia di appartenenza;
- Valutare lo stato di conservazione, eventuali restauri o difetti;
- Comprendere le tendenze del mercato dell’antiquariato e il valore storico-artistico;
- Affidarsi a un team di esperti che sappia distinguere un pezzo autentico da una riproduzione.
Grazie a questa conoscenza, sarà possibile decidere dove vendere e ottenere il miglior risultato possibile, valorizzando la propria collezione senza rischi.
L’arte orientale oltre i vasi cinesi
La grande tradizione artistica cinese non si esprime soltanto nei vasi, ma in una varietà di oggetti che hanno attraversato secoli di storia, simboli di raffinatezza e spiritualità. Antiquariato Parioli, punto di riferimento a Roma per chi desidera conoscere il valore delle proprie collezioni, si occupa anche della valutazione e dell’acquisto di altri capolavori dell’arte orientale, tra cui:
Giada cinese
Considerata la pietra più preziosa in Cina, la giada era ritenuta un talismano di purezza e fortuna. La giada bianca era associata alla nobiltà e alla virtù, mentre la giada verde veniva apprezzata per la sua energia vitale. Alcuni antichi amuleti in giada risalenti alle dinastie Shang e Zhou sono oggi custoditi nei musei di Pechino e Shanghai.
Coralli cinesi
Simboli di prosperità e lunga vita, i coralli rossi erano molto apprezzati nella cultura cinese, soprattutto durante le dinastie Ming e Qing. Utilizzati sia come amuleti che come elementi decorativi, venivano spesso scolpiti in perle, rami intagliati o piccoli oggetti da esposizione. La loro rarità e il colore intenso li hanno resi nei secoli un bene prezioso, tanto da essere destinati alla corte imperiale e offerti come doni diplomatici. Oggi i coralli antichi cinesi sono considerati pezzi da collezione ricercati, capaci di unire valore artistico, simbolico e storico.
Buddha cinesi e tibetani
Non solo statue decorative, ma autentici oggetti di culto, realizzati in bronzo o legno laccato. Molti Buddha tibetani del XVII secolo sono oggi richiesti dai collezionisti occidentali per la loro forza simbolica e spirituale.
Bronzi tibetani
Opere ricche di significato rituale, spesso usate nei templi, raffigurano divinità o strumenti sacri. Il loro valore dipende dall’epoca, dallo stato di conservazione e dalla provenienza, rendendoli pezzi preziosi per chi ama l’arte orientale.
Chi si chiede come vendere o dove vendere oggetti orientali come giade, Buddha o bronzi tibetani può affidarsi ad Antiquariato Parioli, che offre valutazioni gratuite e acquisto immediato, garantendo discrezione, trasparenza e la certezza di valorizzare ogni pezzo al suo giusto pregio.









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